Podcast Mania, ecco i tre progetti sul podio di K MAG
di Sara Ghidoli
Da qualche anno i podcast spopolano e si stanno affermando tra i veicoli principali d’informazione. Disponibili in streaming su diverse piattaforme trattano di cultura, crime, politica, stili di vita. Nonché anche un ottimo strumento per raccontare storie e condividere passioni. In tanti, famosi o meno, hanno trovato in questo mezzo un canale di espressione dal potenziale enorme. Secondo i dati raccolti da Ipsos nel 2022 gli ascoltatori di podcast in Italia nel 2022 sono circa 11,1 milioni di utenti, circa 1,8 milioni in più rispetto al 2021.
Il grande successo deriva anche dal fatto che mentre li ascoltiamo possiamo fare altro. Nel traffico, al lavoro, a casa, puntata dopo puntata si scoprono storie che ci rilassano e ci nutrono. K MAG questo mese vi propone tre podcast che abbiamo messo sul nostro podio dei “prefe” dell’anno. Scelti perché diversi tra loro, sia nel contenuto sia nella produzione, ma tutti, secondo noi capaci di tenervi incollati alle cuffie.
RÈCLAME: un viaggio alla scoperta del mondo delle pubblicità
Chiara Galeazzi, scrittrice, autrice radio televisiva e voce di Radio Deejay e Tania Loschi copywriter freelance, consulente di comunicazione e “podcaster occasionale” (come si definisce lei) hanno dato vita a Reclame, un podcast che smaschera quello che si nasconde dietro alla pubblicità e il suo apparente mondo “fatato”.
E lo fanno condividendo due punti di vista opposti: Tania dall’interno, come professionista del settore, e Chiara dall’esterno, come spettatrice. Il tono della discussione è quello della conversazioni tra amiche al bar con battute ma anche una intelligente analisi, mai banale, dei messaggi che veiocolano gli spot, vecchi e nuovi.
Tanti episodi divertenti che ci raccontano cosa succede ai brand e nella testa dei creativi nelle feste comandate, come a Natale, oppure, che effetto ha il clima sul mondo della pubblicità, o anche come i macro eventi come il SuperBowl e il Festival di Sanremo influiscono sui messaggi pubblicitari. Siamo quindi stimolati a una riflessione e perché no, anche a mettere in dubbio quello che vediamo. Infatti, non è tutto oro quel che luccica. Chiara e Tania, in ogni puntata, svelano anche gli “errori” di comunicazione e le gaffe in cui a volte i marchi cadono.
Non è necessario ascoltarlo in ordine cronologico, ma si può zigzagare cliccando sui i titoli più accattivanti. Vi sembrerà di essere seduti a un tavolino di un bar con Tania e Chiara, e invece no, siamo solo noi e le nostre cuffie. Ma state attenti, perché una puntata tira l’altra!
Il Dito di Dio, un esempio editoriale di come raccontare una tragedia senza spettacolizzare
Se non lo avete ancora ascoltato, fatelo subito. La storia la conoscete ed è tosta, ma vale la pena arrivare fino alla fine. Pubblicato il 13 gennaio 2022, il giorno del triste anniversario del naufragio della Costa Concordia davanti alle coste dell’Isola del Giglio in cui 32 persero la vita, Il Dito di Dito – Voci dalla Concordia (edito da Spotify e Chora Media) ripercorre la tragica vicenda con la narrazione di Pablo Trincia, giornalista e autore. Tra testimonianze e tracce audio originali, puntata dopo puntata, emerge tutto il dolore, la paura, il buio ma anche lo straordinario coraggio di molti. Racconti che arrivano dalle voci vere di chi ha vissuto quella terribile notte, tra incoscienza, cieca speranza, gesti di incredibile altruismo e momenti tragici, che tolgono il fiato.
Il podcast ha avuto un successo clamoroso, con oltre 7 mila voti su Spotify, forse anche perché parla di destini incrociati. È un racconto che lascia l’amaro in bocca. Inevitabile non sentirsi arrabbiati sapendo che era una tragedia che si sarebbe potuta evitare.
Rider nella notte, una storia di rinascita
L’ultimo podcast che abbiamo scelto è un’altra storia vera, ricca di emozioni e un grande colpo di scena finale e, possiamo dire, anche di fortuna. Un incredibile successione di eventi che fa capire come ogni cambiamento e fallimento, possano essere il trampolino perfetto per arrivare a un’opportunità di rinascita e di crescita personale. Rider nella notte è il racconto in prima persona di Diego Cajelli, scrittore e sceneggiatore di fumetti, che alle prese con problematiche lavorative e sentimentali ha incassato una serie di duri colpi che l’hanno mandato al tappeto. Nonostante ciò, è riuscito a rialzarsi e dare una svolta completa alla sua vita.
Il 2020 è stato difficile, l’anno che ha messo tutti a dura prova, “un incontro ravvicinato con Mike Tyson, un Mike Tyson al massimo della forma”. Molti hanno dovuto affrontare la perdita dei loro cari, del lavoro, la reclusione, tante cose che tutte insieme hanno stravolto completamente la quotidianità.
“La pandemia ha dato la botta finale a un percorso autodistruttivo”, ammette Cajelli, che a cinquant’anni si è dovuto reinventare, trovando un nuovo lavoro e facendo i conti con una nuova realtà. Per sopravvivere – anzi, per rinascere – ha acceso il suo motorino e si è lanciato in una nuova avventura, diventando un rider in una Milano deserta mai vista prima.
Durante i suoi turni notturni, al tempo del coprifuoco, consegnava a domicilio “piccole porzioni di normalità, nella forma di bottiglie di vino”. Nei panni di un esploratore su due ruote, è entrato nella vita di molti, giusto il tempo di una consegna, ma non solo. Possiamo dire che questa travolgente esperienza lo ha portato a riflettere sulla sua vita, grazie soprattutto ai perfetti sconosciuti che gli aprivano le porte. Un intreccio di vicende che un po’ per caso, un po’ per fortuna lo ha fatto tornare in piedi, fino al giorno della svolta.
Un podcast profondo, che fa emergere le debolezze di un uomo che con sincerità, parole semplici ed estrema bravura, ci insegna che non bisogna mai arrendersi. “Un uomo non si giudica da come va al tappeto ma da come si rialza”, con questo mantra accendete le cuffie e partite anche voi per quest’avventura.
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