Ghisa Film Lab, la “mecca” degli appassionati della fotografia vintage. E sono tutti under 35
Si chiama Ghisa Film Lab ed è uno dei laboratori di fotografia analogica presenti nel Nord Italia a cui gli appassionati affidano le loro preziose pellicole. Qui siamo a Legnano, in provincia di Milano, dove un giorno tre ragazzi giovani e con tanta voglia di fare hanno deciso di lanciarsi in questa avventura.
Un’avventura non poi così avventata dato che il mercato parla chiaro: nel 2012, per esempio, sono stati venduti nel mondo 35 milioni di rullini, con un aumento consistente rispetto ai 20 milioni dell’anno prima. Oltre a questo c’è un’altra informazione significativa: a scegliere questa passione sono sempre i più gli under 35. Dopo Simone Savo, l’influencer dell’analogico, ecco cosa ci hanno raccontato i “Ghisa Boys” e di cosa vedono nel loro laboratorio di sviluppo e stampa.
Com’è nata l’idea di Ghisa Film lab?
Eravamo tre amici a cui piaceva scattare in analogico e per lo sviluppo ci arrangiavamo un po’ per conto nostro. Il vero problema stava nell’ottenere risultati corretti e ripetibili, utilizzando ovviamente tutta l’attrezzatura necessaria e sempre con i chimici freschi. Un pomeriggio abbiamo trovato su internet un minilab in pessime condizioni ad Ancona. Siamo andati a prenderlo subito e una volta messo in sesto abbiamo iniziato a sviluppare con quello: man mano sempre più dei nostri amici ci chiedevano di processare i loro rullini e dopo aver recuperato uno scanner Fuji più performante di quello che avevamo in dotazione abbiamo deciso di creare Ghisa Film Lab.
Chi si rivolge a voi per i vostri servizi?
In molti ci mandano i rullini via posta ma la maggior parte del nostro pubblico è composto da persone giovani e anche dal punto di vista professionale chi lavora con la pellicola ha solitamente meno di 35 anni. Coloro che sono passati al digitale difficilmente ritornano all’analogico proprio per la comodità e immediatezza dei sensori di ultima generazione, dato che la pellicola comporta tempi più lunghi. Nonostante ciò, il risultato del rullino è incomparabile e in alcuni settori, come la fotografia di architettura, garantisce un controllo della scena e delle luci inimitabile.
Come si sta evolvendo e come si evolverà il settore della fotografia analogica?
È una bella domanda! Ora, nello specifico, c’è difficoltà a trovare pellicole a colori e di conseguenza si scatta un po’ di più in bianco e nero, in qualche modo anche per “arrangiarsi”. Il mercato amatoriale regge e continuerà a crescere, la parte professionale anche. Il punto è che spesso chi lavora con l’analogico utilizza il medio formato (120mm al posto di 35mm) che comporta costi più elevati ma i risultati sono di livello e la spesa vale assolutamente la resa anche per il cliente.
Che progetti avete per il futuro?
Ghisa Film Lab è una realtà in grande crescita e stiamo lavorando per ottimizzare e ampliare le nostre attrezzature con nuove scanner e ingranditori, insomma, siamo sempre in costante aggiornamento e non ci fermiamo un attimo tra sviluppi e scansioni!
Ringraziamo calorosamente i ragazzi di Ghisa Film Lab per la loro disponibilità, se voleste passare a sviluppare un rullino li trovate a Legnano in Corso Magenta, al numero 64A dal martedì al sabato. Per vedere le loro foto e lavori potete seguirli anche su Instagram e Facebook.
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